giovedì 20 marzo 2008

Buono da mangiare


Gli uomini si definiscono onnivori: mangiano infatti cibi sia di origine vegetale sia animale. Possiamo mangiare e digerire di tutto, dalle secrezioni irrancidite delle ghiandole mammarie, ai miceti, alle rocce; ossia formaggio, funghi e sale. Al pare degli altri onnivori, però, non mangiamo precisamente di tutto. Certe derrate le evitiamo perché biologicamente inadatte a esser mangiate dalla nostra specie (un esempio è dato dall’incapacità dell’intestino umano di digerire ingenti quantitativi di cellulosa e dal conseguente disinteresse dell’uomo per fili d’erba, foglie degli alberi e legno). Altre limitazioni spiegano perché facciamo il pieno di benzina nei serbatoi delle nostre auto, ma non nel nostro stomaco; oppure perché eliminiamo escrementi nelle fogne invece di servirli a tavola; almeno si spera. Vi sono però altre sostanze che gli uomini evitano di mangiare pur essendo commestibili dal punto di vista biologico: lo dimostra il fatto che in certi luoghi certi gruppi mangiano proprio quello che altri gruppi trovano repellente. Questo fa nutrire il sospetto fondato che ci sia qualcosa, al di là della semplice fisiologia della digestione, che influisce sulla definizione di ciò che è buono da mangiare. Questo qualcosa sono le tradizioni gastronomiche di un popolo, la sua cultura alimentare…..ma non solo.

Dissento solo su un punto: la cellulosa è più che digeribile. “Buono da mangiare” è un libro che si divora.
Fonte: Buono da mangiare, ed Einaudi.

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