“E’ difficile che un attore richiami l’attenzione di un presidente”. Così comincia un editoriale che mi è capitato di leggere dopo la morte di Paul Newman. In quelle poche righe si racconta che Paul si impegnò così tanto come antimilitarista, all’epoca della guerra in Vietnam, da arrivare in cima alla “lista dei nemici” dell’allora presidente Nixon. Ma questo non lo fermò: nel corso della sua vita non solo ha avuto grande soddisfazione e ricevuto tutti gli onori dalla sua professione, ma è anche riuscito a diventare un imprenditore di successo con il fortunato marchio di condimento per insalate Newman’s Own, grazie al quale ha donato in beneficenza più di qualunque altro attore di Hollywood e banchiere di Wall street.
Paul si è dedicato alla causa dei diritti civili, delle donne e dei gay e ha lottato contro la corsa alla bomba atomica, battendosi per fare eleggere gli oppositori alla guerra. Quest’anno Newman ha sostenuto la campagna di Barack Obama.
L’articolo termina dicendo che la cosa di cui Paul andava fiero è stata di essere un “nemico”, e fino all’ultimo ha sostenuto che finire nella lista di Nixon fu “il più grande onore che abbia mai ricevuto”.
Io, come tanti, lo ricordo per le sue interpretazioni, per lo sguardo intenso, per gli splendidi occhi blu, ma in lui c’era di più. C’erano talento, cuore, passione, amore per la vita e interesse per gli altri.
La “squadra dei buoni”, con Paul, ha perso uno dei suoi elementi più validi.
Paul si è dedicato alla causa dei diritti civili, delle donne e dei gay e ha lottato contro la corsa alla bomba atomica, battendosi per fare eleggere gli oppositori alla guerra. Quest’anno Newman ha sostenuto la campagna di Barack Obama.
L’articolo termina dicendo che la cosa di cui Paul andava fiero è stata di essere un “nemico”, e fino all’ultimo ha sostenuto che finire nella lista di Nixon fu “il più grande onore che abbia mai ricevuto”.
Io, come tanti, lo ricordo per le sue interpretazioni, per lo sguardo intenso, per gli splendidi occhi blu, ma in lui c’era di più. C’erano talento, cuore, passione, amore per la vita e interesse per gli altri.
La “squadra dei buoni”, con Paul, ha perso uno dei suoi elementi più validi.